Dall’ICE un nuovo report sul bio tedesco

E’ stata pubblicata nei giorni scorsi la nota elaborata dall’ICE riguardo al mercato tedesco dei prodotti agroalimentari biologici. I dati dell’elaborazione si riferiscono all’anno 2013 ed evidenziano l’importanza del settore bio in Germania. Nel corso del 2013 infatti il fatturato ha raggiunto i 7 miliardi di euro facendo della Germania il paese con il più alto fatturato europeo nel settore dell’agroalimentare bio. Ogni cittadino tedesco nel corso del 2013 ha speso mediamente 86 euro in un anno per l’acquisto di prodotti provenienti da agricoltura biologica. Un dato ancora ben lontano dai 189 € spesi mediamente da uno svizzero o dai 159 € di un cittadino danese, ma decisamente superiori rispetto ai 31€ dell’Italia. Le uova si confermano la tipologia di prodotto con la più elevata percentuale di vendite bio, pari all’8,5% del totale. Nel caso degli ortaggi il valore scende al 5,7% ma con alcune eccezioni particolarmente significative. E’ questo ad esempio il caso delle carote, per le quali ben il 40% dell’intero mercato è rappresentato da prodotti biologici. Meno significative al contrario le percenutali relative a pollame, carne e formaggi, con quote non superiori al 2%. Buoni anche i dati riferiti al latte (5,2%9 e allo yogurt (5%), mentre burro e formaggi si attestano rispettivamente al 2,4% e all’1,9%. Il rapporto ICE sottolinea la forte fluttuazione nell’acquisto dei prodotti bio da parte dle consumatore tedesco, con variazioni per alcune tipologie merceologiche decisamente significative. Ad esempio nel 2013 sono calati di oltre il 7% gli acquisti di carne fresca, pane e uova, mentre sono aumentati il consumo di prodotti derivati dalla carne (+7,6%), il latter (+6%) e la frutta fresca (+4,5%). Attualmente l’agroalimentare bio rappresenta poco meno del 4% dell’intera spesa agroalimentare tedesca, confermando il trend positivo degli ultimi anni. A differenza di alcuni anni fa, oggi è possibile fare acquisti bio non solo nei negozi specializzati ma in moltissimi esercizi diversi, comprenda la GDO che attualmente rappresenta il canale di distribuzione e vendita più importante.

Fonte: ICE, Sinab

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