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Biofach torna a crescere e l’Italia resta protagonista

Numeri confortanti quelli emersi dall’ultima edizione di Biofach, conclusasi la settimana scorsa a Norimberga. Dopo la flessione del 2014, che aveva fatto registrare un calo di circa 150 espositori rispetto all’edizione record del 2013 (con 2.413), quest’anno le realtà presenti alla kermesse sono state 2.348, segnando una ripresa di buon auspicio per le prossime edizioni. Sugli scudi ovviamente i padroni di casa della Germania, con 699 espositori, ma l’Italia resta in assoluto il primo paese “straniero” per presenze, con 322 espositori, seguita a grande distanza dalla Francia (156), dalla Spagna (121) e dall’Olanda (101). Malgrado il primato tra gli “ospiti”, il dato italiano in realtà rivela una flessione rispetto agli anni precedenti: dopo i 367 espositori dell’esposizione dei record del 2013, l’anno scorso gli italiani si son fermati a quota 350 per poi arrivare come detto ai 322 di quest’anno. A parte questo ristretto numero di Paesi, gli altri partecipanti hanno limitato la loro presenza a numeri inferiori ai 100 espositori. Resta significativa la presenza di paesi asiatici, su tutti Cina e India, presenti entrambe con 43 espositori a testa, il numero più alto di presenze per i due colossi orientali a Norimberga. Per quanto riguarda Vivaness, anche qui si è assistito a un recupero rispetto all’edizione precedente (202 espositori contro i 192 del 2014), anche se leggermente inferiori al 2013 (in cui era stata toccata quota 206). A Vivaness il primo espositore resta ovviamente la Germania mentre la Francia occupa il secondo gradino del podio con 42 espositori, seguita dal nostro Paese con 25.

Fonte: Greenplanet

Bio sempre sugli scudi

Continua l’avanzata del biologico: secondo i dati elaborati dalla Società di ricerche di mercato Organic Monitor il mercato dei prodotti bio nel 2013 ha toccato 72 miliardi di dollari (pari a circa 55 miliardi di euro). Quest’anno per la prima volta sono disponibili anche i dati ufficiali riguardanti la Cina, che va ad occupare direttamente la quarta posizione assoluta con 2,4 miliardi di euro spesi nel corso del 2013. In cima alla classifica delle vendite resta la Svizzera, con una spesa media pro-capite di 210 euro, seguita dalla Danimarca con 163 euro. Cresce anche il numero dei produttori, ben due milioni nel 2013, con la conferma dell’India (che ne conta 650.000), seguita da Uganda (189,000) e Messico (169,703). A livello di superfici, nel corso del 2013 sono stati coltivati a bio 43,1 milioni di ettari, addirittura 6 milioni in più rispetto all’anno precedente. Boom di coltivazioni bio in particolare in Oceania, cresciuta del 42% grazie soprattutto alle performances dell’Australia che con 17,2 milioni di ettari si conferma il paese con la maggiore superficie agricola coltivata a biologico. A seguire l’Argentina (3,2 milioni) e gli Stati Uniti (2,2 milioni).

Ben il 40% dei terreni bio si trova in Oceania (17,3 milioni di ettari), seguita dall’Europa (11,5 milioni di ettari pari al 27%) e dall’America Latina (6,6 milioni di ettari, il 15% del totale). La percentuale maggiore di terreni agricoli biologici è registrata nelle Isole Falkland (36,3%) seguite dal Liechtenstein (31%) e dall’Austria (19,5%). E sono ben 11 i Paesi in cui più del 10% della superficie agricola è coltivata a biologico.

Fonte: FIBL, Sinab

FederBio: con il Parco della Biodiversità il bio è protagonista di EXPO

Il Parco della Biodiversità, una delle quattro aree tematiche di EXPO 2015, realizzata grazie all’accordo tra EXPO 2015 e BolognaFiere, e della quale FederBio è main partner, si sviluppa sul tema dell’agro-biodiversità coniugata sul versante più congeniale al biologico, quale risorsa strategica per la sicurezza alimentare del Pianeta. Il cuore del Parco della Biodiversità è rappresentato dal Padiglione del Biologico e del Naturale, luogo nel quale viene narrata l’intera filiera del biologico Made in Italy su un palcoscenico davvero unico nel suo genere.

“Un risultato frutto del lavoro congiunto di BolognaFiere e di FederBio, che sin dall’ultima edizione di SANA – il Salone del Biologico e del Naturale di Bologna – hanno ritenuto strategico sviluppare tutto l’impegno necessario per garantire anche all’agricoltura biologica e ai prodotti e servizi ad essa collegati, una presenza da protagonista in EXPO Milano 2015. – precisa Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – Grazie all’impegno del Ministro Martina, che ha condiviso questo importante obiettivo già partecipando all’ultima edizione di Sana, si era previsto che all’Expo Milano 2015 vi fosse una promozione complessiva del biologico italiano. Questo percorso ha permesso di raggiungere gli accordi che vedono impegnata BolognaFiere, accompagnata da FederBio quale main partner, per realizzare e gestire il grande Parco della Biodiversità e il Padiglione del Biologico e del Naturale. Una collocazione fortemente strategica e di grande valore culturale, che vedrà come partner il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Questo risultato straordinario ci permette di ribadire il ruolo dell’agricoltura biologica italiana come modello produttivo che tutela la biodiversità. L’agricoltura biologica, grazie alle sue caratteristiche e alle regolamentazioni a cui è sottoposta, risponde in pieno al tema di EXPO “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, garantendo tutela dell’ambiente, della biodiversità e del benessere dell’uomo. L’agricoltura bio è dunque l’agricoltura del futuro, in grado di nutrire il nostro Pianeta”.

Fonte: FederBio

Al Biofach convegno FederBio sull’integrità del settore biologico

E’ in programma domani 13 febbraio nell’ambito dell’edizione Biofach 2015 il convegno “Il metodo italiano per garantire l’integrità del settore biologico”. L’icontro, previsto a partire dalle ore 16 presso la Sala Lissabone, NCC Mitte, intende fare il punto sul sistema del biologico italiano ed in particolare sui metodi adottati per garantire maggiore sicurezza al consumatore finale. Riflettori puntati soprattutto sulle azioni e le proposte che sono state intraprese con lo scopo di migliorare le garanzie del sistema di controllo e di certificazione del settore biologico. Proprio per questi scopi FederBio in collaborazione con ACCREDIA ha avviato un progetto informatico in grado di gestire le superfici e la tracciabilità delle produzioni e delle transazioni per le materie prime biologiche per mangimi, cereali e granaglie. Il sistema in particolare prevede di registrare i volumi di prodotto e i flussi commerciali partendo dalle superfici agricole certificate in Italia e nei Paesi da cui acquistano gli operatori italiani, seguendone l’iter lungo tutta la filiera per verificarne la congruenza rispetto a rese produttive “certificate” e la tracciabilità delle transazioni.

Sul tema interverrà il presidente FederBio Paolo Carnemolla che parlerà dell’organizzazione messa in piedi da FederBio stessa per prevenire e gestire le frodi. Gli strumenti del sistema di accreditamento in Italia utilizzati per prevenire e gestire le frodi nel settore bio saranno invece oggetto dell’intervento di Francesco Santini, del Dipartimento organismi ispezione e certificazione ACCREDIA. Franz Rauch e Frank Gerriets di INTACT descriveranno la FederBio Integrity Platform, mentre Gerard Hermann, di Organic Services, descriverà invece i criteri di integrazione tra questo strumento e Check Organic (http://www.check-organic.com/). Dopo gli interventi, si terràuna discussione con i partecipanti al convegno. Tutti gli interventi saranno supportati da un servizio di traduzione simultanea italiano/inglese.

Fonte: FederBio

Le iniziative FederBio a Biofach 2015

La presenza di FederBio alla fiera di Norimberga è collegata a “BiOrganic Lyfestyle”, il progetto co-finanziato dalla Comunità Europea e dallo Stato Italiano che prevede azioni di informazione e promozione in Germania, Italia e Belgio ed intende valorizzare le produzioni certificate BIO e le loro caratteristiche qualitative, diffondendo le disposizioni in materia di regolamentazione comunitaria, di salvaguardia del prodotto e di diffusione della conoscenza.

Lo spazio FederBio/BiOrganic Lifestyle è situato nel Padiglione 4 ed è composto da quattro aree (515, 611, 617 e 627). Per conoscere più da vicino i prodotti bio Made in Italy sono in programma diverse iniziative nel corso dei giorni della kermesse di Norimberga. L’11 febbraio alle ore 13:00 si terrà un evento di degustazione con focus sui salami biologici e sulla salumeria italiana presso il Padiglione 4 stand nr 617. Il giorno seguente invece sarà organizzata un’”apericena” per 200 persone presso l’area FederBio 611 dalle ore 18,30 alle ore 21,00. Giovedì 12 febbraio alle ore 14.30 il Presidente di FederBio, Paolo Carnemolla, interverrà invece durante la conferenza stampa organizzata da BolognaFiere “The Biodiversity park / the organic and Natural Pavillon at Expo 2015”. L’incontro si svolgerà presso Stockholm room, NCC Ost, Level 2. In ultimo venerdì 13, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 il convegno “Il metodo italiano per garantire l’integrità del settore biologico”, del quale diamo più ampiamente notizia in un altro articolo.

Fonte: FederBio

Il vino bio continua a crescere

Prosegue la crescita delle vendite di vini biologici nel mondo. Secondo quanto divulgato in occasione del recente “Millesime bio”, tenutosi a Montpellier (Francia), il settore dei vini biologici può contare su una produzione mondiale complessiva di circa 6 milioni di ettolitri e su circa 275 mila ettari coltivati a vigneto biologico, ovvero il 3,6% di tutti i vigneti del mondo. Una crescita addirittura dell’11% rispetto al 2013, in cui quasi un terzo riguarda conversioni. L’interesse sempre maggiore per i vini biologici è confermata anche dall’aumento netto delle superfici nel periodo 2007-2013, con un +164% che la dice lunga sulla crescente considerazione del mercato enologico per i prodotti bio. L’Europa si conferma senza dubbio la patria dei vini biologici, dato che nel vecchio continente si concentra il 73% della produzione totale. La parte del leone la fanno l’Austria (con il 9,7% delle superfici), la Francia (8,5%) e la Spagna (8,4%) seguite dall’Italia che, con il suo 7,9%, supera di mezzo punto percentuale la Germania, attestata sul 7,4%. L’export invece vede ampiamente in testa alla classifica la Spagna, che sa sola copre il 39% delle esportazioni mondiali, seguita dalla Franca con il 19% e dall’Italia con il 17%.

Ma mentre nel caso della Spagna la produzione di vini biologici è quasi interamente coperta dalle esportazioni, al contrario in Francia e in Italia sono aumentati significativamente i consumi interni. Nel nostro paese nel 2013 più di un italiano su dieci (l’11,6%, per l’esattezza) ha bevuto almeno una volta, un vino biologico, con un balzo in avanti davvero notevole al 2012, quando solo il 2% aveva compiuto questa scelta. Interessante anche la crescita delle vendite presso la Gdo: secondo i dati Nomisma Wine Monitor infatti l’aumento medio è stato del 4% annuo.  Tra i paesi importatori la parte del leone la fanno Germania e i Paesi del Nord Europa, mentre fuori dall’UE crescono in particolare Giappone, USA e Canada. Anche se, nel caso degli Stati Uniti, resta aperta la questione del mancato riconoscimento della certificazione biologica europea in ragione della quale i vini venduti sul mercato americano non possono riportare in etichetta la dicitura “biologico”. Un aspetto quest’ultimo che dovrà essere affrontato e risolto nell’ambito dei negoziati commerciali attualmente in corso tra USA e Europa, l’ormai celebre TTIP (Trattato Transatlantico per il commercio e gli investimenti) di cui abbiamo dato ampio rilievo in altri articoli pubblicati nelle settimane scorse.

Fonte: “Il Sole 24 Ore”, Sinab