Suolo e Salute

Category: Biologico

IL RILANCIO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE PASSA DAL BIOLOGICO

IL RILANCIO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE PASSA DAL BIOLOGICO

Sulla scia del Green Deal e della strategia Farm to Fork e Biodiversità, anche l’Italia sta muovendo i suoi passi per favorire sempre di più la sostenibilità ambientale. Le associazioni del biologico hanno proposto 5 emendamenti alla Legge di Bilancio, che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio 2021, per aiutare sempre di più lo sviluppo del biologico e della sostenibilità ambientale.

 

UN SOSTEGNO DI 30 MILIONI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE FILIERE AGRICOLE
In linea con le richieste europee di raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico; si richiede un fondo di 30 milioni di euro per il 2021 che sia destinato a favorire lo sviluppo delle filiere agricole biologiche.

 

DIMINUIRE L’ESPOSIZIONE PRENATALE E NEONATALE AI PESTICIDI
Gli ormai conclamati danni all’organismo umano, dovuti ai pesticidi, sono un dato di fatto. Ancora più importante, è cercare di assumere prodotti privi di queste sostanze in gravidanza e nei primi anni di vita, scongiurando così effetti negativi sul neurosviluppo dei bambini, derivanti dai pesticidi.

A tal proposito si richiede di attivare un fondo da destinare alle famiglie con donne in gravidanza, o con bambini al di sotto dei 3 anni, per incentivare l’acquisto di prodotti biologici.

 

APPLICAZIONE DELL’IVA AL 2% PER I PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI BIO, ED ESENZIONE PER QUELLI VENDUTI NEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
Un ‘aliquota iva agevolata al 2% che incentivi il consumo di prodotti ortofrutticoli biologici, con un ulteriore azzeramento dell’iva per i prodotti destinati alla ristorazione. Inoltre si richiede di esentare le aziende dai costi di certificazione obbligatoria, utilizzando il credito d’imposta per le imprese biologiche certificate.

 

LUOGHI A TUTELA DEGLI INSETTI IMPOLLINATORI

Gli insetti impollinatori sono i guardiani della biodiversità, ecco perché uno degli emendamenti si pone l’obiettivo di preservarli. La proposta si basa sull’incremento dei fondi destinati alle aree protette, per sviluppare zone attrezzate per la tutale degli insetti impollinatori.

“Oggi più che mai è evidente che gli interventi finalizzati alla ripresa, dopo questa delicata e complicatissima crisi legata all’emergenza sanitaria, economica e ambientale, non possono che passare dalla sostenibilità. Gli emendamenti proposti rappresentano degli incentivi fondamentali per allineare l’Italia al Green Deal europeo e agli obiettivi ambiziosi delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, ovvero incrementare del 25% le superfici coltivate a biologico e ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030. Per favorire la transizione ecologica dell’agricoltura occorrono misure concrete, anche sul piano fiscale. Il rilancio della nostra economia non può prescindere dal rispetto della fertilità dei suoli, dalla tutela della biodiversità e dal contrasto al cambiamento climatico. Chi sceglie di produrre biologico, con ricadute positive sulla salute e sull’ambiente, va supportato con agevolazioni fiscali che compensino in parte i costi maggiori sostenuti”, ha commentato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.

Fonte: italiaambiente.it

Foto di manfred Kindlinger da Pixabay

A B/OPEN SI È DISCUSSO DELLO SVILUPPO DEL BIOLOGICO NELLA GDO

A B/OPEN SI È DISCUSSO DELLO SVILUPPO DEL BIOLOGICO NELLA GDO

Durante l’evento digitale B/OPEN, organizzato da Verona Fiere e conclusosi lo scorso 24 novembre, è stata presentata la ricerca “The Future o Food 2020” condotta dall’agenzia di brand experience Future Brand. Dalla ricerca è emerso quanto ormai l’essere bio non basti più, il consumatore è sempre più votato verso prodotti di alta qualità e che tengano conto degli aspetti ambientali, per preservare il mondo che abitiamo.

Stefano Buschi, Strategy Director di Future Brand, ha commentato così la loro ricerca: “Il bio ha reso il consumatore più consapevole nella fase di acquisto, che è sempre più indirizzata verso prodotti non processati, ha stimolato la ricerca di prodotti premium e, infine, ha creato la coscienza di una responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo. Il biologico – ha spiegato – non è più solo un requisito. Sarà opportuno, quindi, saper raccontare la sostenibilità, prediligere produzioni locali, e fare spazio alla biodiversità”.

All’evento hanno partecipato anche i responsabili di marchi della GDO:

Qui il commento di  Carmen Quatrale, responsabile del marchio Viviverde di Coop Italia “Il biologico per noi è una risposta a un numero sempre crescente di consumatori. Da circa 20 anni siamo nel mondo delle private label con il nostro marchio e già negli anni Ottanta avevamo prodotti bio sui nostri scaffali. Investiamo nel bio e nella sostenibilità e ci facciamo promotori di un cambiamento culturale sul tema della sostenibilità. Grazie alla Gdo – ha concluso – il mercato è stato allargato, anche grazie al fatto che i prezzi sono molto più accessibili. Ai nostri fornitori chiediamo il rispetto di un protocollo più stringente rispetto alle normative vigenti e operiamo controlli periodici per garantire qualità e trasparenza”.

Il direttore vendite di Carrefour, Roberto Simonetto, ha sottolineato “il biologico è il punto di riferimento della transizione alimentare verso la sostenibilità. Oggi il 93% dei nostri clienti acquista biologico”.

“Il bio – ha osservato la responsabile della comunicazione Lidl Italia, Alessia Bonifazi – è ormai un’abitudine consolidata di consumo, che per noi rientra in un progetto più ampio che si basa su tutela dell’ambiente e del clima, corretta alimentazione, contributo concreto alla comunità”.

A B/OPEN ha partecipato anche Suolo e Salute, in veste di espositore virtuale e partner della manifestazione di Verona Fiera.

Fonte: ansa.it

MINISTRA BELLANOVA: “BIOLOGICO COMPARTO STRATEGICO PER L’AGRICOLTURA ITALIANA. INVESTIAMO IN RICERCA E INNOVAZIONE”

MINISTRA BELLANOVA: “BIOLOGICO COMPARTO STRATEGICO PER L’AGRICOLTURA ITALIANA. INVESTIAMO IN RICERCA E INNOVAZIONE”

Vi riportiamo di seguito il comunicato stampa della Ministra Teresa Bellanova pubblicato sul sito del MIPAAF dopo il suo intervento nell’incontro “Green Deal – La corsa al bio” a B/OPEN, la manifestazione bio di Verona Fiere, quest’anno in versione on-line a causa dell’emergenza covid-19.

 “Il biologico italiano ha saputo, nel corso degli anni, guadagnare spazi di mercato sempre più rilevanti, sfruttando le possibilità offerte dai diversi canali commerciali, raggiungendo nel 2019 la cifra record di 3,3 miliardi di euro, con un 4% di incidenza sul totale della spesa per l’agroalimentare. Gli ultimi dati SINAB mostrano che anche le superfici agricole dedicate al bio sono cresciute del 79% negli ultimi 10 anni, raggiungendo oggi il 15,8% dell’incidenza di superficie bio sulla SAU totale.  L’Italia si trova quindi in una posizione privilegiata nel percorso delineato dal Green Deal tenuto conto che la media europea di incidenza del bio è pari all’8%.

Ricordo inoltre che l’Italia è prima in Europa per numero di operatori, con oltre 80.000 aziende bio. Ci troviamo oggi al termine dell’orizzonte temporale fissato dal Piano Strategico Nazionale per il Biologico del 2016. Molto è stato fatto, dal momento che entrambi gli obiettivi allora fissati possono dirsi sostanzialmente raggiunti: aumento del 50% della SAU coltivata a biologico tra il 2014 ed il 2020 (da 1.367.912 ha nel 2014 a 1.993.236 ha nel 2019) e, per gli stessi anni, incremento del fatturato del mercato bio del 30%. Risultati rilevanti che vanno sottolineati”
Così la Ministra Teresa Bellanova al B/Open Digital Edition organizzato oggi da Verona Fiere, intervenendo al focus “Green Deal, la corsa al bio”.
“La mia partecipazione vuole anche testimoniare l’impegno personale a sostegno del biologico, che ritengo comparto di strategica rilevanza per tutta l’agricoltura italiana”, ha evidenziato la Ministra. “Un comparto, l’ho ripetuto in varie occasioni, che può e deve contribuire in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal e delle connesse strategie Farm to Fork e Biodiversità”.
“Tra le misure che hanno sostenuto il settore in questi anni” – ha ricordato Bellanova – “vorrei citare l’istituzione delle mense bio per tutte le scuole di ogni ordine e grado, con 5 milioni di euro stanziati anche quest’anno, e finalizzati ad attività di promozione ed educazione ma soprattutto ad abbassare il costo dei pasti biologici a carico delle famiglie”.
E ancora: “Uno dei punti su cui il Ministero ha investito di più è poi quello della ricerca e l’innovazione. E’ ormai prossima la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo bando per la ricerca in agricoltura biologica del valore di 4 milioni e 200 mila euro. Tra i punti qualificanti del bando troviamo l’obbligo di coinvolgere le aziende agricole sin dall’inizio dei progetti, perché l’innovazione deve essere prontamente trasferibile al settore e non rimanere nei cassetti dei ricercatori o negli archivi ministeriali”.
Nel corso del suo intervento Bellanova ha ricordato, infine, che: “Grazie a un ulteriore finanziamento di 1 milione e 600mila euro, è stato possibile dare avvio a 11 nuovi progetti transnazionali nell’ambito dello strumento europeo “Core OrganicCofund” finalizzati allo sviluppo di sistemi alimentari più sostenibili dalla produzione al consumo”.

NASCE IL DISTRETTO BIOLOGICO NELLE MARCHE

NASCE IL DISTRETTO BIOLOGICO NELLE MARCHE

Nelle vallate del Cesano e del Matauro, in una delle zone più belle delle Marche, sta nascendo il progetto per creare un distretto biologico dal nome “Terre Marchigiane”. In questi luoghi già noti per le loro eccellenze agroalimentare e ambientale.

Anabio Marche, associazione senza scopo di lucro che è nata per promuovere lo sviluppo e l’aggregazione degli agricoltori italiani, e le amministrazioni del territorio pesarese fanno da traino, in un territorio fortemente vocato per il biologico, dove è significativa la presenza di aziende bio. La maggior parte di queste aziende sono certificate da Suolo e Salute, organismo di controllo e certificazione storicamente presente nelle Marche, dove oggi controlla e certifica oltre il 60% del biologico regionale, con sede legale e direzione regionale a Fano (www.suoloesalute.it).

«Da una recente ricerca – spiega la presidente di Anabio Marche Sara Tomassini – la provincia di Pesaro e Urbino risulta essere la quarta in Italia per aziende biologiche con agriturismo. La Cia Marche, con la sua associazione Anabio e la federazione provinciale Coldiretti, ha già contattato e avuto l’adesione informale di oltre cinquanta aziende del biologico. Il distretto è uno strumento innovativo di organizzazione territoriale, volto sia ad incrementare il ruolo multifunzionale del settore primario, sia a migliorare le prestazioni agro-ambientali in chiave sostenibile. Superando il concetto di azienda biologica come unità produttiva isolata, i distretti rappresentano ‘luoghi’ di addensamento e di intreccio delle filiere agroalimentari biologiche, di valorizzazione delle tipicità locali e della qualità ambientale, di sperimentazione di politiche e strumenti efficaci di sviluppo economico e sociale».

Il distretto biologico, una volta costituito, potrà partecipare ai bandi europei, per accedere ai fondi del PSR 2021-2027 per promuovere lo sviluppo agricolo ed agrituristico e il commercio dei prodotti enogastronomici locali.

Fonte: agricultura.it

SUOLO E SALUTE: IERI E OGGI, UNA BELLA STORIA DA RACCONTARE

SUOLO E SALUTE: IERI E OGGI, UNA BELLA STORIA DA RACCONTARE

Agricolturabio.info” è un periodico d’informazione sull’agricoltura che innova nel segno della rigenerazione ambientale, della qualità biologica e biodinamica, del rispetto per chi produce, trasforma e consuma. Esce sul web con aggiornamenti plurisettimanali, ogni tre mesi su carta e in digitale con gli approfondimenti di “Agricolturabio Dossier”.

La testata ha dedicato un ampio spazio a Suolo e Salute, in un’intervista ad Alessandro D’Elia, direttore generale della società, dove è stata raccontata la storia emozionante dell’Associazione Suolo e Salute e presentata l’attuale realtà del primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia.

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QUI L’ARTICOLO: agricolturabio.info

LA GDO E’ LA FORZA MOTRICE DEL BIOLOGICO

LA GDO E’ LA FORZA MOTRICE DEL BIOLOGICO

I SUPERMERCATI SONO SEMPRE PIÙ BIO

Sempre più i consumatori sono orientati ad acquistare prodotti biologici, e sempre di più lo fanno nella grande distribuzione organizzata.

Infatti le referenze di prodotti a marchio biologici nella GDO passano dalle 4300 del 2018  ai 4700 del 2019, segnando un trend di aumento dell’8%.

“In dieci anni – spiega Rosa Maria Bertino di BioBank – i supermercati sono diventati la forza motrice del bio con una quota di mercato passata dal 27 al 47%. Parallelamente la quota dei negozi specializzati è passata dal 45 al 21%. Il fatturato delle vendite di alimenti biologici nella Gdo nel 2020 è stimato in 2 miliardi di euro ma rallenta il ritmo di crescita: +2% nel 2019, +5% nel 2020, mentre negli anni precedenti si viaggiava a due cifre. E cresce anche il numero di prodotti bio a marchio della grande distribuzione: si è passati dai 4.300 del 2018 ai 4.700 del 2019, segnando un +8%”.

Nelle 26 catene censite nel rapporto “Focus Bio Bank – Supermercati & Specializzati 2020” le prime 3 che emergono sono in ordine Coop, Esselunga e Pam Panorama “Solo nove catene hanno meno di 100 referenze e si tratta in gran parte di discount – aggiunge ancora la Bertino -. Sono 8 le catene censite con alimenti equosolidali presenti nelle proprie marche. Avanzano anche le marche della cosmesi bio o naturale, presenti in 11 catene. Una crescita frenata dalla mancanza di una normativa europea e dalla scorciatoia facile del prodotto un po’ più “verde” ma non certificato”.

Nel segmento dei negozi specializzati le percentuali sembrano tenere: a fronte di circa 200 chiusure di negozi, se ne registrano altrettanto in apertura, facendo intendere che il turnover rimane elevato. Analizzando questo dato però si notano che i negozi che aprono solo al di sopra dei 150 metri quadrati, quindi il trend si sta spostando verso aziende più grandi, a scapito delle piccole.

Fonte: ilsole24ore.com