Assicurazione agricola, ritardi nell’erogazione dei contributi: interviene la Commissione

Ritardi nell’erogazione dell’ assicurazione agricola, regole farraginose, problemi gestionali. Sarebbero questi i limiti e le carenze individuate nel sistema nazionale di gestione dei rischi in agricoltura.

Limiti che terrebbero lontani i coltivatori italiani, soprattutto al Centro e al Sud, da uno strumento potenzialmente utile come quello dell’assicurazione agricola.

L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi da Asnacodi, Associazione nazionale dei consorzi di difesa, e raccolto dal vicepresidente della Commissione agricoltura che ha avviato un’indagine conoscitiva per far luce sul tema.

Assicurazione agricola: l’allarme Asnacodi

La denuncia è arrivata, chiara, da Asnacodi nelle scorse settimane: i vertici dell’Associazione parlano di “situazione critica”, nonché di “disaffezione e diffidenza da parte degli agricoltori per regole farraginose e dettate in ritardo”. Il nocciolo della questione riguarda il sistema nazionale di gestione dei rischi in agricoltura, che, tra le altre cose, gestisce l’erogazione delle agevolazioni per coloro che sottoscrivono un’assicurazione agricola.

Secondo Asnacodi, sono due le principali questioni da risolvere.

Innanzitutto, quelle di natura gestionale. Ci sono infatti forti ritardi nell’erogazione delle agevolazioni: i contributi relativi alle polizze 2015 non stati ancora liquidati del tutto; per il 2016, non è ancora stato nemmeno pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione dei contributi. Visti i ritardi, c’è il rischio che gli imprenditori agricoli rinuncino del tutto allo strumento dell’assicurazione agricola agevolata, come emerso dagli ultimi dati. Un problema avvertito soprattutto nel Centro e Sud dell’Italia.

La seconda questione sollevata da Asnacodi riguarda le azioni in campo per migliorare il sistema. L’idea dei servizi ministeriali è di modificare la legge 102 del 2004, che istituiva il fondo di solidarietà nazionale. Con la modifica in esame, si creerebbe una distinzione tra gli interventi cosiddetti assicurativi – gli incentivi per gli agricoltori che sottoscrivono un’assicurazione agricola – e compensativi, cioè gli indennizzi ex post. Gli strumenti sono soggetti alle norme europee in termini di aiuti di Stato: sarebbero quindi alternativi tra loro. Una stessa azienda agricola non potrebbe cioè beneficiare di entrambi.

Assicurazione agricola: l’intervento della Commissione parlamentare

Vista la denuncia Asnacodi, la Commissione agricoltura alla Camera ha deciso di intervenire con un’indagine conoscitiva sul tema. È almeno questa l’intenzione espressa da Massimo Fiorio, deputato Pd e vicepresidente della Commissione.

«Dopo un trend positivo durato quasi 10 anni, il sistema italiano delle assicurazioni agricole ha fatto registrare una preoccupante flessione nell’ultimo biennio. Questo malgrado le avversità atmosferiche e gli eventi calamitosi siano ormai all’ordine del giorno, compromettendo la redditività delle aziende».

Il compito dell’indagine conoscitiva sarà quindi di approfondire “le motivazioni che stanno disincentivando l’unico strumento concreto che le imprese hanno a disposizione per salvaguardare le produzioni. Sappiamo già che l’attuale sistema assicurativo presenta gravi ritardi nell’erogazione dei contributi statali previsti, incertezze normative e ostacoli burocratici”.

L’indagine della Commissione dovrà inoltre produrre utili indicazioni “per apportare correttivi efficaci per elaborare un modello assicurativo che salvaguardi l’intero settore”.

FONTI:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3335

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3332

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