Macrfut, Coldiretti lancia l’allarme: consumi frutta in calo del 20 per cento

“Gli acquisti familiari di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 20% negli anni della crisi per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura al di sotto dei 400 grammi per persona raccomandati dal consiglio dell’organizzazione Mondiale Della Sanità”. Questo in sintesi l’allarme lanciato da Coldiretti in occasione di Macfrut, la rassegna internazionale del settore ortofrutticolo in corso a Cesena. “Si tratta degli effetti – prosegue Coldiretti – della spirale recessiva tra deflazione e consumi iniziata dal 2007 che sta mettendo a rischio le imprese e la salute consumatori e che occorre rompere per dare a tutti la possibilità di acquistare con fiducia la componente più importante della dieta estiva degli italiani, in un paese come l’Italia che e’ leader europeo nella produzione. Nel 2013 gli acquisti familiari di prodotti ortofrutticoli sono scesi a 323 chili all’anno ma nel primo semestre del 2014 la discesa è proseguita con un ulteriore calo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. “Secondo il rapporto Istat/Cnel 2013 sul benessere in Italia solo il 18,4 per cento della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante. Il calo e’ ancora più preoccupante per bambini e adolescenti con il numero di coloro che mangiano frutta e verdura a ogni pasto è sceso al 35% mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35% nel 2013 e si registra anche un aumento di coloro che non l’assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31%)”.

Ovviamente altrettanto preoccupanti sono le ricadute per il settore agricolo, come ribadisce Coldiretti: “Gli effetti si fanno sentire sulla produzione agricola con i prezzi pagati al produttore che sono per la maggior parte delle varietà ben al di sotto dei costi di produzione mettendo così a rischio il frutteto italiano che negli ultimi trent’anni si e’ ridotto del 28% ed oggi può contare su appena 321mila ettari coltivati a melo, pero, pesco, albicocco, arancio, limone e altro”. “Una situazione ancora più grave per le pesche e le nettarine le cui coltivazioni si sono quasi dimezzate con un calo del 44% ed oggi possono contare su appena 62104 ettari secondo l’Istat”. Anche per questi motivi da tempo Coldiretti promuove attività di educazione alimentare nelle scuole, mentre grazie al supporto della Fondazione Campagna Amica quasi diecimila tra fattorie, botteghe e mercati dal produttore al consumatore propongono un’offerta economicamente vantaggiosa di frutta e verdura ai consumatori italiani.

Fonte: Coldiretti, Agrapress

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