Suolo e Salute

Mese: Ottobre 2014

Rischi in agricoltura: concluso Forum Asnacodi

Sono terminati nei giorni scorsi i lavori del Terzo Forum Internazionale Asnacodi dedicato alla gestione dei rischi in agricoltura, organizzato e promosso da Asnacodi, l’Associaizone Nazionale dei Consorzi di Difesa. Tema del forum “”le politiche, il mercato e la ricerca per lo sviluppo dell’impresa agricola”, per una due giorni che, come ha confermato il presidente Agabiti, ha ribadito l’importanza e l’attualità del tema del comparto assicurativo in agricoltura (anche alla luce degli eventi meteorologici estremi cui si assiste sempre più spesso) e che  ha “dimostrato che non ci può essere un unico strumento per assicurare il reddito, ma se ne devono usare di molteplici e collaterali”, come confermato dai vari interventi che si sono susseguiti. Usare strumenti diversi significa ridurre di molto il rischio imprenditoriale, ha proseguito il presidente,  anche se “nessun contratto o assicurazione si potranno mai sostituire al rischio d’impresa”. Intervenuto ai lavori, il direttore generale del Mipaaf Giuseppe Cacopardi ha sottolineato il ruolo fondamentale del tavolo permanente di concertazione istituito dal Mipaaf con l’asnacodi, le associazioni professionali agricole, l’Ania, le regioni e l’Ismea, tavolo che ha consentito di gestire il piano assicurativo degli ultimi anni e che, ha ribadito Cacopardi, sarà mantenuto anche per i prossimi anni.

Fonte: Agrapress

Germania, no della GDO alle uova OGM

E’ un secco “nein” quello pronunciato dall’Associazione Federale Tedesca del Commercio Alimentare, che si è categoricamente opposta alla vendita di uova prodotte da galline OGM. A riferirlo “Der Spiegel” nel sottolineare la forte presa di posizione in risposta alla scelta dell’industria del pollame tedesca di riprendere l’uso di mangimi a base di soia transgenica, prassi abbandonata volontariamente 14 anni fa. Alla base del rifiuto dei commercianti tedeschi, il forte ostracismo nei confronti degli OGM dimostrato dai tedeschi, che rischia di far perdere grosse quote di mercato al settore. “Se i grandi allevatori non si dimostreranno collaborativi ci rivolgeremo ai piccoli allevatori regionali che possono passare a produrre senza il ricorso agli OGM” – ha dichiarato Lutz Breloh, manager di Rewe (azienda tedesca del settore GDO).

Fonte: Agrapress

Falsi salumi bio: nuova frode scoperta dai NAC

I NAC di Parma, coordinati dal Procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello, hanno scoperto una nuova frode nel settore del biologico, individuando una “associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e collegata a salumi venduti come biologici, ma in realtà provenienti dalla lavorazione di suini allevati in modo convenzionale”.

Una tendenza che sembra in costante crescita, stando a quanto emerge dai dati Coldiretti, secondo cui “dall’inizio della crisi sono aumentate del 150% le frodi nelle carni, che si classificano tra i settori più sensibili”. Solo nei primi nove mesi dell’anno ammontano a 92 milioni di euro i sequestri di carni e derivati, per un business che, sottolinea la confederazione, “ in italia vale 3 miliardi in termini di giro di affari e attira dunque gli appetiti della criminalità contro la qual bisogna stringere le maglie della legislazione con l’obbligo della tracciabilità’ e l’indicazione di origine in etichetta”. Secondo il presidente FederBio Carnemolla “le prime segnalazioni della presenza di certificati falsi risalgono al 2010, quando gli organismi di certificazione coinvolti hanno tempestivamente informato l’ispettorato repressione frodi del Mipaaf, procedendo poi alla denuncia presso il NAC dei carabinieri”. “Dover constatare che ci vogliono più di quattro anni per completare indagini su fatti già noti, aumentando il rischio che scatti la prescrizione è francamente assai disarmante – ha dichiarato il presidente FederBio –  così come lo è che notizie relative a vicende su cui già al tempo era stata data ampia notizia dalla stampa vengano spacciate per attualità”.

Per Carnemolla “non e’ questo il modo con il quale si combattono efficacemente i delinquenti e si favoriscono le imprese oneste, la cui immagine è danneggiata anche da questo uso strumentale e non etico dell’informazione”. Anche in questo caso, ha concluso Carnemolla, FederBio si costituirà parte civile.

Fonte: Agrapress

A Torino la presentazione del progetto SAM4CP

Consumo di suolo, pianificazione e gestione territoriale, valutazione degli impatti antropici. Questo e molto altro ancora sarà al centro dell’incontro di presentazione del progetto “Soil Administration Model 4 Comunity Profit”, organizzato dalla Provincia di Torino, che si svolgerà il prossimo 24 ottobre a partire dalle ore 9:00 presso la sede della Provincia, c.so Inghilterra 7.

Obiettivo del progetto LIFE+ SAM4CP è dimostrare che la pianificazione e la regolazione dell’uso del suolo richiedono l’integrazione di politiche di tutela della risorsa e la valutazione dei risvolti economici, in termini di costi/benefici, del loro impatto sulle funzioni ecosistemiche della risorsa stessa. Con ricadute sulla capacità produttiva, sulla disponibilità di materie prime, sulla biodiversità, sul ciclo del carbonio, sul ciclo idrologico, sul patrimonio paesaggistico e ambientale, sulle funzioni delle aree rurali e sulla pericolosità idrogeologica. La pianificazione territoriale necessita infatti di una accurata  valutazione a monte della realizzazione di opere. Il progetto, della durata di quattro anni, produrrà modelli di simulazione sia degli impatti dell’artificializzazione/impermeabilizzazione dei suoli sia delle conseguenze, anche in termini economici, per la collettività. In tal modo fornirà alle amministrazioni locali strumenti di supporto nelle decisioni di governance territoriale. I Partner del progetto, oltre alla Provincia di Torino, sono l’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Politecnico di Torino, Dipartimento Interateneo di Scienze Progetto e Politiche del Territorio e l’INEA, Istituto Nazionale di Economia Agraria.

All’incontro interverranno per i saluti istituzionali il Vice Presidente f.f. della Provincia di Torino Alberto Avetta, l’Assessore all’Ambiente Roberto Ronco, il Direttore del Dipartimento DIST del Politecnico di Torino Patrizia Lombardi. Gli interventi tecnici saranno a cura del Responsabile di progetto Simonetta Alberico, del Direttore Aree Tecniche della Provincia di Torino,  Paolo Foietta. Ulteriori chiarimenti saranno a cura di Michele Munafò dell’ISPRA, Filiberto Altobelli dell’INEA, Carlo Alberto Barbieri del Politecnico di Torino. Chiuderà i lavori Carlo Rega del Joint Research Centre (JRC).

Fonte: Ufficio Stampa INEA

Eletto il nuovo Consiglio Mondiale IFOAM

Nel corso dell’Assemblea generale IFOAM svoltasi ad Istanbul il 16 e il 17 ottobre scorsi è stato eletto il nuovo Consiglio Mondiale IFOAM. Il Consiglio resterà in carica per  i prossimi tre anni. I lavori dei 292 delegati provenienti da 40 nazioni si sono svolti sotto la presidenza di Katherine DiMatteo (USA), dell’egiziano Helmy Abouleish e dell’amministratore delegato IFOAM Markus Arbenz. Nel nuovo consiglio mondiale figurano il peruviano Roberto Ugas, Gabriela Soto (Costa Rica) , Eva Torremocha (Spagna), Manjo Smith (Namibia), Frank Eyhorn (Svizzera) , Matthew John (India) , Andre Leu (Australia) , Peggy Miars (USA) e il cinese Zejiang Zhou.

Per la presidenza è stato eletto per la terza volta l’australiano Andre Leu.

Fonte: IFOAM EU

Martina: ci rivolgeremo a Barroso perché vengano rivisti i tagli alla PAC

Intervenendo a margine del Forum Coldiretti di Cernobbio, il ministro delle Politiche agricole Martina ha dichiarato che “sicuramente ci rivolgeremo al presidente della Commissione europea Barroso per chiedere che venga rivista la scelta di tagliare 448 milioni di euro alla nuova Pac”. ”Visto che Consiglio e Parlamento avranno un ruolo attivo su questo tema – ha proseguito il ministro – faremo appello a tutti e due affinché si ragioni su quello che si è fatto; è una questione di metodo oltre che di merito”. Martina  ha poi incontrato il Commissario europeo designato all’Agricoltura, Phil Hogan, discutendo diversi temi, tra cui le recenti decisioni di bilancio della Commissione e le conseguenze dell’embargo russo per alcune produzioni agricole ed agroalimentari dell’Unione.

Ma soprattutto Martina e Hogan hanno affrontato il tema della riforma della PAC, delle prospettive che scaturiscono dalla nuova politica agricola e degli strumenti a disponisione per la gestione della crisi. Sul tavolo anche il tema della conclusione del sistema quote per il settore lattiero caseario, la nuova proposta di regolamento sull’agricoltura biologica e il tema dell’obbligo di indicazione obbligatoria d’origine, con l’imminente entrata in vigore del regolamento relativo prevista per il 13 dicembre prossimo.

Martina, nel ribadire la necessità di azioni specifiche di sostegno ai giovani agricoltori, ha sottolineato l’importanza dell’Expo 2015 come momento di confronto strategico sui temi dell’agricoltura e dell’agroalimentare europeo e mondiale: “ho trovato in Hogan un interlocutore interessato e disponibile – ha dichiarato Martina – con cui abbiamo condiviso le priorità del settore, che affronteremo insieme nella seconda parte del Semestre europeo di presidenza italiana, e abbiamo posto le basi per una piena collaborazione futura”.

Fonte: Ansa