Suolo e Salute

Mese: Settembre 2014

UK: al via l’Organic September 2014

La Soil Association ha lanciato la campagna 2014 “Organic September”, la più importante manifestazione del settore del Regno Unito, al termine di un anno che ha visto il comparto dell’”organic” ritornare a crescere dopo un periodo di maggiore stasi. Grazie al successo della campagna 2013, che ha visto un incremento delle vendite del 9% nel solo mese di settembre, anche  quest’anno il leit motiv della manifestazione sarà “Small Changes, Big Difference” (piccoli cambiamenti, grande differenza). La campagna mira ad incoraggiare piccole modifiche nelle abitudini di acquisto dei consumatori anglosassoni rendendoli consapevoli del fatto che una scelta più accorta al momento dell’acquisto può tradursi in una grande differenza in termini di alimentare sostenibile,  benessere animale e tutela dell’ambiente. Tra i comportamenti virtuosi promossi dalla campagna di sensibilizzazione il passaggio a latte biologico, uova, mele, l’acquisto di prodotti di cosmesi naturale o biocosmesi o l’acquisto di un capo di abbigliamento realizzato in cotone biologico. Quest’anno inoltre i consumatori britannici hanno un motivo in più per aderire alla campagna: dichiarando alla Soil Association quale prodotto biologico hanno comprato nel corso del mese di settembre, è offerta loro la possibilità di vincere una fornitura gratuita di energia elettrica di un anno da Good Energy, società che distribuisce energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili al 100%, partner della campagna di quest’anno. Inoltre, sempre durante questo mese di settembre, il pubblico è chiamato a votare i prodotti bio preferiti in occasione deli “Organic Awards 2014”. Quest’anno sono state istituite categorie nuove per il concorso che non si limita più a premiare solamente gli alimenti biologici ma che è stato esteso a tutto ciò che è certificato come “organic”, compresi ristoranti, vacanze, prodotti di bellezza e abbigliamento. Al tempo stesso rivenditori indipendenti, sia on line che tradizionali propongono in concomitanza della campagna sconti dedicati ai prodotti biologici e organizzando eventi di contorno alla campagna stessa.

Ma l’”Organic Semtember” non finisce qui: dall’8 al 14 settembre si terrà infatti la “Organic Beauty Week”, la settimana della bellezza bio, in cui a farla da protagonisti saranno i prodotti per la cura del corpo e la bellezza e che vedrà svolgersi in tutto il territorio britannico eventi locali cui parteciperanno le principali marche della cosmesi naturale e della biocosmesi d’Oltremanica. Dal 12 al 16 settembre sarà invece la volta di “Organic Fashon & Tessili Week”, organizzata in concomitanza con la prestigiosa London Fashion Week: l’iniziativa si pone come punto di riferimento per i tutto ciò che concerne il mercato dei tessuti,  marchi e  rivenditori di abbigliamento “organic”.

Fonte: Soil ASsociation UK, Organic Market

La Scozia lavora al nuovo Piano di Azione per il biologico

Il Forum Scozzese sul biologico ha recentemente organizzato un workshop dedicato a discutere il futuro del settore biologico in Scozia al quale hanno preso parte molti agricoltori locali ed esperti del settore. In particolare il direttore della Soil Association Scotland Laura Stewart, ha relazionato in merito ai piani di azione sul biologico avviati lo scorso anno in Francia e in Finlandia, come punto di partenza per analizzare la situazione del biologico nel Regno Unito in generale e in Scozia in particolare. La relazione ha posto in evidenza le analogie e le differenze tra l’organizzazione del biologico in Scozia e nel resto d’Europa, con l’obiettivo di individuare le azioni migliori per promuovere maggiormente il settore. E’ stata realizzata anche una SWOT analysis (dall’acronimo inglese per Strengths, Weaknesses, Opportunities and Threats, ovvero punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce) per meglio inquadrare lo stato attuale del bio scozzese e individuare le azioni più efficaci per sostenere il biologico scozzese e identificare possibili obiettivi, azioni e idee che costituiranno la base del prossimo piano d’azione del bio scozzese. Il piano di azione sarà Questo sarà sviluppato dal Forum congiuntamente con il Governo di Edimburgo nei prossimi mesi, anche grazie ad una consultazione pubblica prevista durante l’autunno. Il  lancio del nuovo Piano di Azione per il biologico scozzese è previsto nei primi mesi del 2015.

Fonte: Organic Market, Soil Association Scotland

Waite (UE) illustra le misure anti embargo russo

Il  portavoce della Commissione UE per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Roger Waite ha illustrato criteri e strategie adottate dall’Unione per ridurre l’impatto dell’embargo russo sull’agroalimentare europeo. In un’intervista ripresa dall’Informatore Agrario Waite ha spiegato che”prima dobbiamo guardare all’impatto nel breve periodo, quindi a quello a medio termine. Per questo abbiamo bisogno di un’analisi corretta di cosa succederà nei diversi mercati perché ovviamente la questione non si esaurisce con la chiusura dei confini russi, nel senso che ci si attende una generale ricollocazione dei prodotti sui mercati mondiali”. “Abbiamo preso iniziative per il breve periodo – ha proseguito Waite – “per allentare la tensione nel mercato dell’ortofrutta, alimenti più deperibili di altri: questa settimana è stata la volta di burro, latte e formaggi perché si sono manifestati problemi anche in quel settore. La prossima settimana la Commissione presenterà un’analisi più completa della situazione, con in mente un sostegno extra per la promozione. Venerdì prossimo i ministri dell’agricoltura si riuniranno a Bruxelles e avremo un’idea più chiara di come la situazione potrebbe evolvere nel lungo termine e di quali opzioni potremmo utilizzare”. Pur non sottovalutando il problema, Waite ha ribadito l’impego dell’UE che già nelle settimana passate si è tradotto in una serie di passi concreti: “Ricordiamoci che in tre settimane dall’annuncio delle restrizioni russe abbiamo annunciato tre differenti misure straordinarie. Qualsiasi cosa si deciderà di fare per il medio termine sono convinto che, grazie alla riforma della Pac approvata l’anno scorso, saremo in grado di realizzare interventi più efficienti di quanto non sia successo nel 2009 con la crisi del settore del latte o nel 2011 con l’E.coli”.

Fonte: L’Informatore Agrario, Commissione Europea

Sblocca Italia, le misure a favore dell’agroalimentare italiano

In una nota apparsa nei giorni scorsi sul sito della Politiche Agricole il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, nel contesto del decreto Sblocca Italia, sono state approvate le norme di “Promozione straordinaria Made in Italy e misure per l’attrazione degli investimenti”, messe a punto dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con il Mipaaf stesso per quanto riguarda il settore dell’agroalimentare. Nel provvedimento sono 4 le direttrici di intervento a cui sono destinate parte degli stanziamenti previsti dal piano specificamente per il sostegno dell’agroalimentare italiano nel mondo, ed in particolare:

 1- la valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e la tutela all’estero dei marchi e delle certificazioni di qualità e di origine delle imprese e dei prodotti;

2- il sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei diversi mercati, anche attraverso appositi accordi con le reti di distribuzione;

3-la  realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari al fine di favorirne la promozione all’estero e durante l’Expo 2015;

4- la realizzazione di campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.

 “Voglio ringraziare il Ministro Guidi e il Viceministro Calenda – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per il lavoro fatto insieme nella definizione delle azioni per l’agroalimentare italiano, che esprime una parte significativa dell’export e dell’immagine del nostro Paese nel mondo. Con le azioni inserite nello Sblocca Italia aiuteremo le aziende a fare un salto di qualità e aumentare il fatturato delle esportazioni con nuovi strumenti di promozione e di tutela del Made in Italy agroalimentare”. “È un obiettivo – ha proseguito Martina – sul quale vogliamo lavorare concretamente, valorizzando le produzioni italiane e rendendole più facilmente riconoscibili. Da qui l’esigenza di preparare un segno distintivo unico per l’agroalimentare e combattere il falso Made in Italy ancora più intensamente. Per migliorare la competitività interverremo anche favorendo la creazione di piattaforme logistico distributive multicanale e accordi con le reti di distribuzione all’estero. Il piano ha importanti coperture finanziarie ed è pensato anche per fare leva su un appuntamento centrale per l’agroalimentare italiano come Expo Milano 2015”.

 Nel 2013 l’export di prodotti agricoli e agroalimentari italiani ha fatto registrare la cifra record di 33,4 miliardi di euro, con una crescita di oltre 5 miliardi di euro dal 2010, quando le esportazioni si attestavano sui 28 miliardi di euro

 Fonte : Mipaaf