Suolo e Salute

Mese: Giugno 2014

Cresce il bio in Danimarca

Secondo quanto riporta Organic Denmark, le vendite di prodotti bio in Danimarca sono aumentate costantemente negli ultimi dieci anni, con un valore del mercato che, nel corso del 2013, ha ragigunto i 5,8 miliardi di corone danesi (circa 780 milioni di euro), con un aumento del 6% rispetto al 2012. In particolare sono frutta, verdura e prodotti lattiero-caseari ad aver fatto registrare gli incrementi più significativi: in Danimarca, circa un terzo del latte venduto è biologico e, secondo quanto riporta Naturmaelk, una delle maggiori latterie del paese, nel primo trimestre del 2014 la crescita rispetto al primo trimestre del 2013 è stata di oltre il 10%. Bene anche il bio nelle mense e nei ristoranti: le vendite di prodotti biologici per le cucine private e le mense scolastiche sono cresciute del 9,4% nel solo 2013. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Organic Denmark all’indirizzo http://www.organicdenmark.dk/uk/home.aspx

Fonte. Sinab

De Castro: Salama da Sugo IGP conferma valore Emilia-Romagna

“Ancora una volta l’Emilia-Romagna conferma il valore delle proprie produzioni agroalimentari di qualità, consolidando il primato in Italia per denominazioni registrate”. Ad affermarlo il presidente uscente della Comagri del parlamento europeo Paolo De Castro commentando la pubblicazione sulla G.U. dell’UE del documento unico per il riconoscimento dell’indicazione geografica protetta “salama da sugo igp”.

Fonte: Agrapress

Coldiretti: calo provocato dal crollo dei prezzi dell’ortofrutta

Secondo una nota Coldiretti la frenata dell’inflazione nel nostro Paese è dovuta anche “al crollo dei prezzi dei vegetali freschi, che fanno segnare la maggior diminuzione tra tutti i beni di largo consumo, ma a scendere drasticamente sono anche le quotazioni della frutta”. “L’’andamento dei prezzi riflette certamente l’andamento stagionale, ma è soprattutto il risultato di una situazione difficile sul lato dei consumi alimentari che sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981”. Nell’anno in corso, secondo la confederazione, sono stati in particolare i prodotti della dieta mediterranea a subire il maggiore taglio della spesa alimentare, pari in media al 2% e che “non ha risparmiato nessun prodotto della tavola”. Per questa seconda metà dell’anno è lecito attendere una leggera inversione di tendenza, perché sarà proprio la spesa alimentare, continua la nota, “che rappresenta la seconda voce dei budget familiari, a beneficiare maggiormente del bonus di 80 euro al mese per alcune categorie di lavoratori dipendenti, disoccupati e cassintegrati che destinano una quota rilevante del proprio reddito all’acquisto del cibo”.

Fonte: Agrapress

Istat: a maggio alimentari in calo dello 0,2%

Secondo le rilevazioni Istat riferite al mese di maggio 2014, i prezzi al consumo di prodotti alimentari e bevande analcoliche hanno fatto registrare un aumento dello 0,1% sul mese precedente ed un calo dello 0,2% su base annua.  Secondo l’Istituto di Statistica “l’aumento su base mensile dei prezzi degli alimentari non è da attribuire principalmente al rialzo, su cui incidono fattori stagionali, dei prezzi della frutta fresca (+4,1%), che su base annua mostrano una flessione del 6,6%, più ampia di quella rilevata ad aprile (-4,1%), per effetto del confronto con maggio 2013, quando l’incremento congiunturale era stato più marcato (+6,8%)”. “Fattori stagionali contribuiscono a spiegare anche le diminuzioni, rispetto ad aprile, dei prezzi dei vegetali freschi (-3,1%; -8,6%, da -6,0% del mese precedente) e della carne ovina e caprina (-0,6%, +2,0% in termini tendenziali)”, conclude il comunicato.

Presentato il Rapporto Ecomafia 2014 di Legambiente

E’ stato presentato dall’Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente il 21esimo rapporto Ecomafia 2014, un lavoro che, come si apprende da un comunicato dell’associazione ambientalista, “fa il punto della situazione sul quadro dell’illegalità’ ambientale anche con riferimento agli aspetti più attuali della sostenibilità agroalimentare, della contraffazione alimentare e delle forme di condizionamento e di infiltrazione che la criminalità organizzata sta perseguendo nel mercato agroalimentare”. La presentazione è avvenuta alla presenza del Ministro della Giustizia Orlando, dell’Ambiente Galletti, del Procuratore Nazionale Antimafia Roberti, della Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, del Presidente della commissione giustizia della camera dei deputati Donatella Ferranti, del presidente della commissione ambiente della camera dei deputati Ermete Realacci e del presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. 

OGM, Martina: “Bene intesa raggiunta, introduce necessaria flessibilità”

Piena soddisfazione quella espressa dal ministro Martina per l’accordo raggiunto il 12 giugno u.s. in seno al Consiglio dei Ministri europei dell’Ambiente riguardo la modifica la Direttiva 2001/18/CE sugli OGM basata sul testo elaborato dalla Presidenza greca. Secondo Martina “l’intesa raggiunta introduce la necessaria flessibilità che consente agli Stati membri di decidere in merito alla gestione della propria agricoltura, permettendo di vietare o limitare la coltivazione degli OGM nel proprio Paese. Il compromesso evidenzia, nonostante il diverso approccio di alcuni Stati Membri, la volontà generale di superare i problemi legati al sistema vigente. Ribadisco – ha aggiunto il Ministro Martina – l’importanza di un’adozione rapida della Direttiva, auspicando che il relativo iter possa concludersi durante il semestre di Presidenza italiana, quantomeno con il raggiungimento dell’accordo politico nella fase della co-decisione con il nuovo Parlamento europeo”. La nuova Direttiva  prevede che, nel corso della fase di istruttoria per la richiesta di introduzione sul mercato UE di un prodotto OGM (istruttoria coordinata dall’EFSA),  un singolo stato membro possa chiedere all’impresa che presenta domanda di escludere il proprio territorio dalla coltivazione. Con la facoltà da parte dello Stato Membro di vietare i limitare la coltivazione, previo esame da parte della Commissione sul provvedimento. Analoga procedura potrà essere adottata anche per gli OGM già autorizzati a livello comunitario, come nel caso del mais OGM Mon 810,  purchè la procedura sia attivata entro 6 mesi dall’entrata in vigore della nuova Direttiva. Contestualmente, Martina ha espresso apprezzamento per la decisione del Consiglio di Stato di rigettare la domanda di sospensiva del decreto Interministeriale 12 luglio 2013, dei Ministri della Salute, dell’Ambiente e dell’Agricoltura, che impongono divieto di coltivare il mais MON810 sul territorio italiano sino al gennaio 2015, dando attuazione alla strategia di difesa delle produzioni agricole italiane di qualità.

Fonte: Agrapress