Suolo e Salute

Mese: Marzo 2013

A Roma un Convegno nazionale sulla salvaguardia del territorio italiano

Si è svolto il 6 marzo scorso a Roma presso la Nuova Auletta dei Gruppi Parlamentari – Camera dei Deputati il Convegno dal titolo “La Salvaguardia del territorio in Italia: una priorità per lo sviluppo”. L’incontro, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stato organizzato dall’ISPRA e da AGEA, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, per rilanciare e collegare tra loro i temi della mitigazione del rischio, della salvaguardia e della manutenzione dei territori montano-collinari, nonché della sostenibilità e della qualità ambientale delle attività agricole, silvicolturali e pastorali. Durante il convegno sono state presentate le “Linee guida per la valutazione del dissesto idrogeologico e la sua mitigazione attraverso misure e interventi in campo agricolo e forestale”, che forniscono indirizzi e metodologie per l’individuazione delle aree prioritarie di intervento, delle misure di mitigazione e delle politiche colturali più idonee, grazie alla condivisione dei dati, delle informazioni e delle conoscenze più recenti oggi disponibili. L’Italia infatti è uno dei Paesi europei con maggiore predisposizione al dissesto, in conseguenza delle sue specifiche caratteristiche geologiche, morfologiche e di uso dei suoi territori. L’incontro, presieduto da Franco Braga, Sottosegretario del Mipaaf, si articolava in due sessioni. Quella del mattino è stata dedicata alla riduzione del rischio idrogeologico nelle aree di interesse agricole e forestali e ha visto la presentazione e la discussione delle linee guida da parte di Bernardo De Bernardinis – Presidente ISPRA, e di Giuseppe Blasi,  Capo Dipartimento MiPAAF. Il Direttore Generale Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche – MATTM (Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) Maurizio Pernice ha discusso nello specifico il ruolo delle Linee guida negli interventi per la difesa del suolo, mentre Vincenzo Ferrara, sempre del MATTM, ha relazionato in merito all’adattamento ai cambiamenti climatici in campo agricolo e forestale.

Le strategie future e le politiche possibili sono state oggetto invece della sessione pomeridiana, moderata da Tullio Fanelli, Sottosegretario Ministero del  MATTM. Il confronto ha visto la partecipazione di Fabrizio Barca, del Ministro per la Coesione Territoriale, di Dario Stefàno, Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia e Coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato–Regioni, Roberto Ravello , Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte e anch’egli Coordinatore della Commissione, Massimo Gargano,  Presidente ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), insieme a Sergio Marini,  Presidente Coldiretti, Giuseppe Politi,  Presidente CIA, Gianvito Graziano, Presidente dell’Ordine dei Geologi e Andrea Sisti, Presidente dell’Ordine degli Agronomi.

Fonte: Rete Rurale

Ad Are (Svezia) il 17° Meeting RRN

Si svolgerà ad Are, in Svezia, il 14 e 15 marzo prossimi il 17° meeting delle Reti Rurali nazionali. Un incontro durante il quale l’attività di incontro della rete RRN si combinerà con il secondo “modulo” del programma pilota di formazione NSU (acronimo per Network Support  Unit). Obiettivo di fondo di questi moduli pilota è quello di condividere un’esperienza di apprendimento reciproco e di scambio di esperienze. Nel corso della due giorni svedese in particolare verrà presentata la metodologia RICA (Research, Ideas, Concepts and Action, ovvero Ricerca, idee, concetti e azioni), a cura della’unità NSU svedese. In questo cercando di elaborare strategie e risposte comuni finalizzate a coinvolgere nella maniera migliore i diversi stakeholders potenzialmente compresi delle strategie della Rete Rurale.

Il programma preliminare, in lingua inglese, è disponibile a questo link

Fonte: Rete Rurale

Nasce l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente. Commenti positivi dal Commissario europeo Potočnik e dal Ministro Clini

Il 27esimo “Consiglio direttivo dell’Unep” (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) di Nairobi, svoltosi dal 18 al 22 febbraio,  è stata l’occasione per la nascita ufficiale dell’UNEA,  la nascita di UNEA, l’Assemblea per l’ambiente delle Nazioni Unite. Un incontro, quello nella capitale kenyota, in cui l’attenzione è stata concentrata in particolare sugli esiti della Conferenza di Rio +20 e sul rafforzamento dell’Unep stessa. L’UNEA si riunirà ogni due anni a Nairobi e vi prenderanno parte tutti e 193 gli stati membri delle Nazioni Unite. L’evento segna un passo fondamentale nella direzione di una politica ambientale condivisa su scala globale, come ha ricordato il  Commissario europeo Janez Potočnik: “L’istituzione di Unea, previa approvazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (Unga), è un passo importante che attua le decisioni prese a Rio +20. Ciò porterà ad un organismo delle Nazioni Unite più forte che si occupa dei temi ambientali. Essere poi collegato direttamente all’Assemblea generale delle Nazioni Unite significa maggiore considerazione ed integrazione per i temi ambientali nel sistema delle Nazioni Unite”. Secondo il Commissario europeo, la creazione dell’UNEA consentirà ai vari ministri dell’ambiente l’adozione di decisioni strategiche sostenute da un punto di vista finanziario, favorendo un maggiore coinvolgimento della politica sulle grandi questioni dell’ambiente. “È nell’interesse dell’Unione europea e del nostro pianeta vedere l’Unep riuscire in questa nuova impostazione e farò quello che posso per contribuire a che questo avvenga” ha ribadito Potočnik. Sulla stessa lunghezza d’onda i commenti del Ministro dell’Ambiente Clini, secondo il quale “la decisione dell’Unep di istituire l’Unea, è un segnale importante di riforma della governance internazionale, per una gestione più efficace e più efficiente delle politiche ambientali. Si dà così piena attuazione alla Conferenza di Rio+20, a conclusione della quale gli Stati si erano impegnati a rafforzare il ruolo dell’Unep come autorità ambientale principale, con l’obiettivo di definire l’agenda globale per l’ambiente e di promuovere una realizzazione coerente”.

Fonte: Greenreport